1.C. ITINERARIO ROMANO - BIZANTINO

 

 

L’itinerario ripercorre il cammino dell’Houel che riteneva però di trovarsi di fronte ai resti di civiltà preistoriche.

 

1.C.1. CAUCANA, SANTACROCE, COMISO,TRABACCHE-BUTTINO, CENTO POZZI, RAGUSA, TABUNA

 

 

L’itinerario ripercorre la via di penetrazione greca verso Comiso-Ragusa.

Si è consolidato il percorso, più agevole, dell’attuale strada Beddio- Tresauro-Piombo.

Esso però parte dal nuovo insediamento romano-bizantino di Caucana da quando essa diventò l’unico porto attivo del XV secolo, che si riscontri da Capo Passero ad Agrigento.

La nuova testa di ponte con la costa nordafricana produce in età romana imperiale un ricco popolamento sia nell’immediato entroterra sia sul litorale , con resti di insediamenti a Passolato,a

SantaCroce Camerina (forse un edificio termale, oltre le famose chiesette di Mezzagnone riprese dall’Houel) a Donnafugata, a Comiso.

Da Comiso provengono interessanti iscrizioni ebraiche e siti di carattere agricolo un pò dovunque nelle C.de Merlino e Deserto,Serra Carcara Salemi e Cozzo Tabuto, a Cava, Canicarao; e nella stessa Comiso la parte più antica del Castello e forse un avanzo di un Battistero bizantino ristrutturato più avanti come torre.

Tutto l’abitato di Comiso è aggregato attorno a una fontana che alimentava antiche terme romane che sono venute alla luce in vari momenti a partire dal 1600, ma che solo dopo le nuove sistemazioni del sottosuolo, a partire dal 1935, sono risultati chiaramente terme pubbliche con mosaici di grande interesse, oggi visibili per il turista, databili dal III al V secolo D. C.. La visita della necropoli di Trabacche costituì, per l’Houel, il primo pensiero appena arrivato a Ragusa; e l’insediamento di Buttino-Cento Pozzi è stato oggetto di attento studio di tutti gli studiosi di archeologia, dall’ Orsi al Pace ecc. ( F. 276 IV S.E. Y 68x84 stradale Cento Pozzi poco prima del Km 6 a sinistra)

Alla stessa cultura vanno riferite le necropoli di C.da Tabuna, di cui il più suggestivo monumento, purtroppo oggi manomesso, resta il cosiddetto Palazzo dei Ladri.( F.276 I.S.O. Y 75x84)